Chi siamo
Luna bed and breakfast, nel cuore e centro storico di Pietralunga, vuol dare la possibilità di pernottamento e prima colazione in completo relax. Considerata la capacità massima di accoglienza pari a 4 persone, è ottimale per famiglia, piccolo nucleo di amici o single.
Oltre alla posizione geografica, punto di forza della struttura è la conformazione e disposizione degli ambienti. Offriranno le comodità della propria abitazione in un soggiorno fuori porta in completa libertà e autonomia.
Il paese
Pietralunga è un comune dell'Umbria, in provincia di Perugia, il cui territorio, che ha un'estensione di 140, 24 km², conta 2.270 abitanti. È situato nella parte nord-orientale dell'Alta Valle del Tevere, a 566 metri d altitudine sul livello del mare. L'insediamento urbano occupa la parte terminale di un crinale collinare digradante verso la valle del torrente Carpinella, a ridosso dell' Appennino umbro-marchigiano.
Cenni storici
Pietralunga ha origini preistoriche ed il flauto su tibia umana conservato presso il Museo archeologico di Perugia, i vari castellieri sparsi nel territorio ed i ritrovamenti di materiale litico ne sono la tangibile testimonianza. La fondazione del centro urbano col nome di Tufi(ernu), tuttavia la si fa risalire al popolo umbro. Durante il periodo romano - il più florido - è conosciuta col nome di Forum Julii Concupiensium. L'oppidum dei foroiulienses cognomine concupienses, elevato a Municipium nell'età augustea, è citato anche da Plinio il vecchio nella "Naturalis historia (III, 14, 112-113)". Di questo periodo restano significative testimonianze, come ville, acquedotti, fistulae aquariae, monete e importanti strade (diverticula) con tratti interamente basolati. Dell'affermazione del Cristianesimo nel territorio pietralunghese ci è pervenuta notizia attraverso il martirologio di San Crescenziano, un legionario romano al quale la leggenda sacra attribuisce l'uccisione di un drago alle porte di Tiferno (Città di Castello). Crescenziano, messaggero della nuova dottrina, venne decapitato e sepolto a Pieve de' Saddi dove, a ricordo, sopra le vestigia di un preesistente tempio pagano, venne edificata una chiesa, la più antica della diocesi tifernate, per accogliere le spoglie del martire.
Distrutta durante le invasioni barbariche, Pietralunga venne riedificata tra il VI secolo e l'VII secolo d.C. sull'odierno colle assumendo il nome di Plebs Tuphiae. A questo periodo risalgono la costruzione della Pieve di Santa Maria e l'edificazione della Rocca longobarda pentagonale. Con l'andare del tempo il territorio pietralunghese divenne una terra popolata e florida ed il nome della città venne mutato in Pratalonga (Leonardo in volgare la chiamava Prartomagno) dai pingui ed estesi pascoli che la circondavano.
Libero comune dall' XI secolo al XIV secolo, Pratalonga venne dotata degli strumenti del Catasto e degli Statuti. A questo periodo (11 settembre 1334) risale il miracolo della mannaja, strumento di morte conservato presso la Cattedrale di Lucca. Allo scadere del XIV secolo, per garantirsi incolumità e sicurezza, Pratalonga si sottomise a Città di Castello, divenendone parte integrante del territorio. La città maggiore vi inviava, semestralmente, un Capitano giusdicente con pieni poteri nell'amministrazione della cosa pubblica e della giustizia. Questo status politico-amministrativo perdurò sino al 1817, anno in cui Pratalonga, ormai italianizzata in Pietralunga, venne elevata al grado di Comune.
Durante la prima guerra mondiale (1915-1918) oltre cento cittadini pietralunghesi perirono per il bene e la difesa della patria. A ricordo la popolazione ed il Comune eressero un monumento al centro dei giardini nella piazza principale. Pietralunga è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione, ed è stata insignita della Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici della sua popolazione e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale ed è sede del Monumento regionale al partigiano umbro.